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Delphi - la teoria e le basi del linguaggio (GUIDA 1)
09-03-2013 02:50 PM
Messaggio: #1
Exclamation Delphi - la teoria e le basi del linguaggio (GUIDA 1)
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Il Delphi nasce come evoluzione del “Borland Turbo Pascal”. Il Pascal è un linguaggio ad alto livello che è stato sviluppato alla fine degli anni sessanta dal professor Niklaus Wirth a Zurigo. Il suo scopo era quello di realizzare un linguaggio comprendente un piccolo numero di concetti fondamentali di programmazione sufficienti ad insegnarla in forma di disciplina logica e sistematica; nello stesso tempo voleva un linguaggio che fosse facile ed efficiente da implementare sulla maggior parte dei calcolatori. Il suo successo nel conseguire questo obiettivo può essere misurato dalla rapida diffusione dell’uso del PASCAL sia come linguaggio usato nella didattica dei principi di programmazione (si usa tutt’oggi nelle università), sia come linguaggio effettivo per scrivere software di base ed applicativo.

Cosa si intende per linguaggio ad alto livello? Un linguaggio ad alto livello è un linguaggio che tende con i suoi costrutti, la sua sintassi e grammatica di avvicinarsi il più possibile al linguaggio ed al ragionamento umano. In contrapposizione ai linguaggi ad alto livello, ci sono i linguaggi a basso livello come l’Assembler ed affini che rimangono molto più vicini al linguaggio macchina utilizzato dal calcolatore. Queste macchine infatti non comprendono il linguaggio dell’uomo direttamente, sanno solamente lavorare con operazioni matematiche di base (addizione, sottrazione, operazioni logiche implementate da circuiti elettronici) su sequenze più o meno lunghe di 0 o di 1. Rimanendo molto scomodo lavorare con sequenze di questo genere, i linguaggi di programmazione tendono ad rendere il lavoro del programmatore più semplice astraendo da quello con cui effettivamente il calcolatore andrà a lavorare. L’Assembler è già un linguaggio ad alto livello rispetto al linguaggio macchina puro, ma è un linguaggio a basso livello rispetto ad altri linguaggi come il Pascal che lavora su un livello di astrazione superiore.

I programmi Delphi sono generalmente divisi in moduli di codice sorgente denominati unit. Ogni programma inizia con una intestazione, che ne specifica il nome, la quale è seguita da una clausola opzionale uses e da un blocco di dichiarazioni e di istruzioni. La clausola uses elenca le unit che sono collegate nel programma; queste possono essere condivise da programmi diversi ed hanno spesso proprie clausole uses. La clausola uses fornisce al compilatore informazioni sulle dipendenze esistenti tra i moduli. Dal momento che queste informazioni vengono memorizzate nei moduli stessi, i programmi in Object Pascal non richiedono né makefile, né file header, né direttive “include” per il preprocessore come per esempio nel C++.

Diamo un’occhiata alle estensioni utilizzate dal compilatore Delphi. Questo si aspetta di trovare il codice sorgente in Pascal in di tre tipi:

File sergente di unit, che terminano con l’estensione .PAS
File progetto, che hanno come estensione .DPR
File sorgente di package, che terminano con l’estensione .DPK
I file sorgente delle unit contengono la maggior parte del codice di un’applicazione. Ogni applicazione Delphi ha un singolo file progetto e diversi file unit; il file progetto, corrispondente al file “principale” nel Pascal tradizionale, organizza i file unit in un’applicazione. Delphi mantiene automaticamente un file progetto per ciascuna applicazione. I file sorgente dei packages sono simili ai file progetto, ma vengono usati per costruire speciali librerie a collegamento dinamico, denominate package. Esistono altri file utilizzati nella realizzazione di una applicazione Delphi che non contengono codice Pascal. Questi file vengono di norma mantenuti automaticamente da Delphi. Essi sono:

I file from, terminano con l’estensione .DFM
I file di risorse, che hanno come estensione .RES
I file di opzioni di progetto, che terminano in .DOF
Esistono anche altri tipi di file utilizzati esclusivamente per le impostazioni dell’ambiente di sviluppo come per esempio i file .DSK che contengono le impostazioni del desktop dell’IDE.

I file .DFM sono dei file di risorse di Windows che contengono bitmap, stringhe e così via. Ogni file form è la rappresentazione binaria della scheda Delphi corrispondente generalmente ad una finestra o ad una finestra di dialogo di una applicazione Windows. L’IDE di Delphi permette anche di modificare in maniera testuale il contenuto di questi file; tranne in casi eccezionali, come il recupero di schede danneggiate a causa di componenti malfunzionanti, non sia ha la necessità di intervenire direttamente in maniera testuale su questo tipo di file. La gestione viene generalmente tenuta dai tool visuali di Delphi. Ad ogni scheda è altresì associato un file .PAS contenente il codice Pascal che si riferisce alla scheda in oggetto. Questo file contiene il codice degli eventi degli oggetti nella scheda, le routines definite dall’utente per quella scheda, ecc. Per impostazione predefinita questi file hanno lo stesso nome del file form.

I file di risorse sono file di risorse standard di Windows (.RES) per contenere la bitmap per l’icona dell’applicazione.

Questo è quello che si ha prima di effettuare la compilazione del codice. Una volta che il codice è stato compilato, troveremo dei nuovi file nella directory del progetto, alcuni con lo stesso nome di quelli appena visti ma con estensioni differenti. Queste sono:

.DCU (Delphi Compiled Unit): sono le estensioni che il compilatore da alle unit compilate che in seguito verranno linkate insieme nel file .EXE
.DLL (Dinamic Link Library): solo le estensioni che contraddistinguono una libreria a collegamento dinamico; ovviamente questo tipo di estensione sarà disponibile qualora sia stato compilato un progetto di libreria a collegamento dinamico.
.BPL (Borland Package Library): sono le estensioni delle librerie a collegamento dinamico della borland ovvero i package; anche queste estensioni non saranno sempre disponibili tranne se si effettua la compilazione di un progetto di package.

Diamo uno sguardo ad un semplice esempio, il tipico programmino "Hello World!" che si è soliti realizzare in fase di apprendimento di un nuovo linguaggio.

Si tratta di una semplice applicazione per console che può essere compilato ed eseguito dalla riga di comando.

Codice:
program Hello;

{$APPTYPE CONSOLE}

begin
  Writeln('Hello world!');
  ReadLn;
end.

La direttiva {$APPTYPE CONSOLE} indica al compilatore che si tratta di una applicazione console, da eseguire dalla riga comandi.

begin e end. costituisce il blocco principale del programma

con l’istruzione Writeln() il contenuto viene visualizzata sullo schermo la scritta Hello World!

Infine con ReadLn si attende un invio per proseguire

Fonti
Teoria copiata da HTML.it e CODICI SCRITTI DA ME
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 09-03-2013 02:51 PM da Ð3V!L.)
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