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Riassunto film - Versione stampabile

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Riassunto film - 'Hayabusa00 - 06-11-2011 11:53 AM

Potete farmi il riassunto del film "Terraferma" (entro sta sera se potete...) possibilmente citando i nomi dei personaggi che non me ne ricordo neanche uno? ahaha
Tongueiù:2 al migliore cosa?

Grazie mille a tutti


RE: Riassunto film - lougyt - 06-11-2011 12:19 PM

Premetto che questo e quello che ho trovato e quello di cui mi ricordo un po' i personaggi non me li ricordo manco a pagarmi xD
Edit: Trovati eccoli xD
inque anni dopo Nuovomondo, grazie al quale ha portato a casa il Leone d'Argento/Rivelazione durante il Festival di Venezia, Emanuele Crialese torna dietro la macchina da presa per Terraferma, e sarà uno degli italiani in concorso di questa 68° edizione.

Due donne, un’isolana e una straniera: l’una sconvolge la vita dell’altra. Eppure hanno uno stesso sogno, un futuro diverso per i loro figli, la loro Terraferma.
Terraferma è l’approdo a cui mira chi naviga, ma è anche un’isola saldamente ancorata a tradizioni ferme nel tempo. E’ con l’immobilità di questo tempo che la famiglia Pucillo deve confrontarsi. Ernesto ha 70 anni, vorrebbe fermare il tempo e non vorrebbe rottamare il suo peschereccio. Suo nipote Filippo ne ha 20, ha perso suo padre in mare ed è sospeso tra il tempo di suo nonno Ernesto e il tempo di suo zio Nino, che ha smesso di pescare pesci per catturare turisti. Sua madre Giulietta, giovane vedova, sente che il tempo immutabile di quest’isola li ha resi tutti stranieri e che non potrà mai esserci un futuro né per lei, né per suo figlio Filippo. Per vivere bisogna trovare il coraggio di andare. Un giorno il mare sospinge nelle loro vite altri viaggiatori, tra cui Sara e suo figlio. Ernesto li accoglie: è l’antica legge del mare. Ma la nuova legge dell’uomo non lo permette e la vita della famiglia Pucillo è destinata ad essere sconvolta e a dover scegliere una nuova rotta.

Scritto insieme a Vittorio Moroni, Crialese ha definito il suo nuovo lavoro ‘un dramma simbolico, sul conflitto tra turismo e integrazione osservato attraverso il prisma delle mutazioni antropologiche’. Il titolo, suggerisce il senso della meta, del miraggio dei naviganti, e che allude però alla natura salda dell'Isola, ancorata a tradizioni e valori fuori dal tempo. E' un sottile fil rouge quello del mare e delle tradizioni dei pescatori, quello che collega la produzione di Crialese, da questo Terraferma, passando per Nuovomondo per arrivare a Respiro. “Ritornare a girare sulla stessa isola di Respiro è stato ritrovarsi in un luogo ‘altro’. E’ cambiato tutto e in peggio. Così ho scritto e realizzato questo film cercando di tenere dentro di me il ‘c’era una volta...’. Ho cominciato a scrivere come se mi rivolgessi ad un bambino, come se potessi raggiungere il bambino che è dentro di me. Ho cercato un linguaggio libero da pregiudizi e da paure. Provo un senso di ribellione all’idea di essere trattato come un piccolo disubbidiente a cui si dice ancora “attento all’uomo nero che ti mangia tutto intero”... questa è la cantilena che ascoltiamo da anni, questo lo strumento usato per renderci più docili, più fragili, più bisognosi di protezione. Sono tornato dalla mia protagonista africana domandandole di imbarcarsi con me, su una barca immaginaria, quella della rappresentazione. Le ho proposto di reinterpretare alcuni momenti della sua storia vera con l’intesa e l’intento di poter cambiare, di poterla riscrivere, ricreare. Le ho proposto l’incontro con un'altra donna, un’isolana, con la stessa voglia di andare, di ricostruire altrove, per migliorare se stessa per aiutare suo figlio a crescere senza paura”.

In “Nuovomondo” era un transatlantico, eravamo all'inizio del ventesimo secolo e gli immigrati erano italiani. In “Terraferma”si viaggia in gommone, i passeggeri hanno i volti scuri dell’Africa e parliamo di oggi e domani, di viaggi della speranza che continuano senza interruzioni possibili né oggi né in un prossimo futuro. Emanuele Crialese unisce due dei temi principali delle sue passate pellicole (“ Respiro” e, per l'appunto, “Nuovomondo”), la vita su un’isola vista da un isolano e l’emigrazione, per firmare uno splendido film fatto di acqua, sabbia, solidarietà e incertezze nel futuro. Partire o non partire? Se c’è chi pensa di lasciare l’isola, la sua povertà (se non nei due mesi esitivi grazie al turismo), la tradizione della pesca e un intero mondo di luoghi e cultura che, purtroppo, non danno da mangiare, c’è chi in quel pezzettino di terra pensa di aver trovato il primo passo verso una soluzione ai problemi della vita, cioè vivere in un Paese più ricco.

La disperazione è biunivoca, ma non c’è miseria economica che tenga, né possibilità di non rispettare la morale della “legge del mare”: quando c’è bisogno di aiutare chi sta peggio di noi, non ci si può girare dall’altra parte per evitare di correre dei rischi. Quello di Emanuele Crialese è un film denso tanto nei contenuti, quanto nella forma. L’estate di “formazione” del suo protagonista è solo un pretesto narrativo per dare un inizio e una fine ad una serie di eventi che si ripetono circolarmente e periodicamente in tante zone del mondo, Italia come Spagna o altre nazioni ancora. Ciò che è prettamente italiano è il modo di approcciarsi agli altri, quella generosità che spesso si maschera dietro la diffidenza, ma di cui non possiamo fare a meno. Non c’è polemica strettamente politica nella sceneggiatura scritta da Crialese, si parla di uomini, sentimenti, ricatti morali a cui non si può non ubbidire perché anche se è vero che ci si sente costretti ad avere certi comportamenti, in fondo si pensa che sia anche la cosa più giusta da fare.

Le luci si accendono improvvisamente sul mare così come un mappamondo di notte balla sopra le teste di questo eterogeneo gruppo di rifugiati - chi dalla Libia, chi dalla propria casa - ora stretti tutti in un garage a pensare a come sarà il futuro, a quale nuova “terraferma” bisognerà ambire per vivere e non solo sopravvivere. E seppure qualche passaggio si riveli un pochino semplicistico ed oltremodo ideologico, come la clandestina che ripete la parola “mangiare” o i carabinieri con la mascherina sul bagnasciuga, la forza di questa pellicola è così intensa che su questi difetti si può passare tranquillamente sopra. La poesia per immagini di Crialese commuove e diverte, racconta la storia di un adolescente e racconta la storia di tutti noi, anche di chi vive in città. Anche lui, quando accende il televisore e gli viene mostrato l’ennesimo sbarco, affronta i filmati con una propria opinione, di condanna o di comprensione che sia. Non ha potere diretto sull’evento, non può decidere se respingerli o accoglierli, ma sa bene che incontrerà quegli stessi stranieri sull’autobus, quelle storie saranno proprio lì accanto a lui. Se si sentiranno o meno nuovi italiani, dipenderà prima di tutto dal mondo in cui li guarderà negli occhi.


RE: Riassunto film - ¬Bulle† - 06-11-2011 12:50 PM

Filippo e suo nonno Ernesto, due pescatori, continuano la loro vita in mare mentre, però, Giulietta, la madre di Filippo, vuole far ridipingere la casa per farla affittare ai turisti per l'estate e far rottamare la barca di Ernesto nella stagione invernale per guadagnare qualche soldo.
In una tranquilla mattinata di pesca Ernesto scorge al largo una zattera con sopra ben 40 immigrati Libici che chiedono aiuto; a quel punto il codice del mare gli rivanga il passato, lui non ha mai lasciato un uomo in mare e neanche questa volta lo farà. Ma purtroppo lui non sa che la legge della terra dice il contrario, ovvero che è vietato portare clandestini in una terra sconosciuta a loro. Ernesto con l'aiuto di Filippo e un marinaio, nonché amico di famiglia, ne imbarca a bordo 4, di cui una donna incinta.
La notte sbarcano sull'isola, i 3 immigrati fuggono immediatamente mentre Ernesto e Filippo portano la donna a casa loro, dove Giulietta, sorpresa e spaventata, la fa partorire.
La vita di questa famiglia si sconvolgerà sempre di più fino a diventare una continua fuga....

Questo l'ho fatto io....piccolo ma efficace Big Grin @[Hayabusa00]


RE: Riassunto film - 'Hayabusa00 - 06-11-2011 01:20 PM

Grazie a entrambi..vedo di metterle un po' insieme per vedere cosa ne esce fuori .D
Tongueiù:1 a tutti e due Wink


RE: Riassunto film - Sharing - 06-11-2011 09:24 PM

Chiudo Big Grin